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Monday, September 11, 2017

Amazzonia: cercatori d'oro uccidono dieci indigeni di tribu non contattate











 Michel Temer, presidente del Brasile ed il responsabile di tutto questo


Ho scoperto di avere un debole per l'Amazzonia, credo perche' e'  l'unico angolo della terra non distrutto ancora (del tutto!) dall'uomo. E questa storia sebbene non parli di petrolio, e' una storia che parla dell'ingordigia umana e di quanto non siamo capaci di proteggere ne la natura ne la vita che cela. 

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Erano in dieci ed erano membri di una tribu' non contattata dall'uomo occidentale della foresta Amazzonica.

Stavano raccogliendo uova lungo il fiume al confine fra Colombia e Brasile, nella cosiddetta Javari Valley.

Sfortuna ha voluto che hanno incontrato l'uomo "occidentale" che cercava oro.

Sono stati massacrati senza pieta'.

L'agenzia brasiliana che si occupa di affari indigeni, si chiama FUNAI. Hanno l'obbligo, secondo le leggi del Brasile, di proteggere gli indigeni.  Sono stati allertati dopo che i cercatori d'oro sono andati in un bar a vantarsi dell'uccisione, portando suppellettili degli indigeni come prova del contatto e dell'uccisione.

Hanno detto che si trattava di un caso di mors tua, vita mea. 

E' la seconda volta che succede quest'anno, gia' a Febbraio 2017 ci fu un caso simile. E' sempre difficile indagare a causa della posizione remota delle tribu, ma il fatto resta che fino a pochi anni fa questi casi di assassinio degli indigeni era raro.

Complice di tutto questo e' ancora Mr. Michel Temer, presidente del Brasile che ha tagliato i fondi per il FUNAI.

Cinque delle loro diciannove basi nella foresta della Javari Valley, usati per prevenire la penetrazione di cercatori d'oro e di persone che abbattono gli alberi illegalmente in zone remote dell'Amazzonia, sono stati chiusi. Lo staff in altre sedi e' stato tagliato.

La Javari Valley e' particolarmente delicata perche' ci sono qui varie tribu non contattate. E' soprannominata "Uncontacted Frontier". Ci sono circa 20 tribu mai contattate dall'uomo qui. In tutto il Brasile si pensa che ce ne siano almeno 103.

La coordinatrice del FUNAI si chiama Leila Silvia Burge Sotto-Maior e dice che mai hanno avuto problemi cosi forti di mancanza di fondi. Nel 2014 erano 7.5 milioni di real, circa 2 milioni di euro; nel 2017 sono stati solo 2 milioni di real, 500mila euro.

Sono troppo pochi per monitorare aree cosi grandi e distanti, e per evitare che cercatori di fortune facciano del male agli indigeni.

Di Mr. Temer abbiamo gia' parlato: non e' particolarmente amato in Brasile ed ha il supporto di colossi agricoli e di lobby di metalli, di petrolio, di sfruttatori di minerali. E' quello che vuole aprire la foresta amazzonica a maggiore sfruttamento.

E non sono solo gli indigeni a morire. Nel 2017, finora sono morte circa 50 persone che cercavano di difendere la foresta. 

I primi a soffrire sono sempre i piu deboli, in questo caso tribu' mai contattate prima, che di petrolio, oro e agricoltura intensiva, non sanno niente.






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